Questa parte della Biblioteca dell’Accademia è intitolata al segretario Giuseppe Bossi, il quale a tutti gli effetti deve considerarsi il suo fondatore. Inizialmente frequentata dai soli docenti e orientata a supportare una formazione classicista basata sulla trasmissione di regole (le edizioni cinque-seicentesche dei trattati di Vitruvio, Serlio, Palladio, Vignola) e di modelli (descrizioni di monumenti antichi), estesa successivamente al Quattrocento lombardo, all’arte medievale e moresca e alle nuove grammatiche ornamentali (Girault de Prangey, Gruner, Owen Jones), la “libreria” accademica, dopo l’istituzione nel 1863 della cattedra di Storia dell’arte, diventa sempre più palestra di conoscitori e storici dell’arte, architetti-restauratori e conservatori museali, molti dei quali avrebbero destinato all’Accademia i propri materiali di studio, come ad esempio nel 1891 Giovanni Morelli (649 titoli) e nel 1919 Gustavo Frizzoni (829). Nel corso del tempo ha poi sedimentato il dono di importanti biblioteche personali, come quelle del pittore Francesco Hayez, del marchese Filippo Ala Ponzone (circa 4300 volumi, di cui due terzi depositati nella Biblioteca Nazionale Braidense) e di Camillo Boito (1265 voll.), arricchendosi di miscellanee storico-artistiche, di cataloghi di esposizioni, musei e collezioni private, di guide e letteratura periegetica. Nei decenni postunitari è stato sensibile lo sforzo di aggiornamento attraverso l’abbonamento ai principali periodici d’arte francesi, tedeschi e inglesi.

Il fondo storico della biblioteca ha stratificato, dalla sua fondazione fino al 1945 circa, un patrimonio di 16.800 volumi, il cui catalogo è ora in fase di informatizzazione.

La Biblioteca Storica è accessibile agli studiosi il martedì dalle ore 10 alle 15. I volumi devono essere obbligatoriamente prenotati inviando una mail all'indirizzo bibliotecastorica@accademiadibrera.milano.it. La consultazione è autorizzata solo su motivata richiesta e sono ammessi massimo due studiosi per giorno.